Lo scherzo che subì Galileo Galilei nel Chianti a Villa Torricella
Passeggiando nel Chianti con Claudio Bonci
I chilometri da percorrere non sono molti, Claudio ne approfitta comunque per iniziare a raccontare, intanto che il calore del sole entra dai finestrini aperti e la luce irradia il paesaggio circostante. “Tieni a mente questa data: 1588…” Annuisco. “Galileo Galilei, aveva un antenato imparentato con la famiglia Ricasoli. Secondo il genealogista storico e politico italiano, nonché direttore della Biblioteca Nazionale di Firenze, Luigi Passerini Orsini de’ Rilli, si trattava di Lodovico di Maestro Galileo che sposò Niccolosa Ricasoli. Quando Luigi Passerini parla di Galileo Galilei fa riferimento al famoso medico fiorentino Galileo Bonaiuti, che fu colui da cui, i discendenti presero il cognome Galilei. Galileo compì i primi studi nel Monastero Camaldolese di Vallombrosa intorno al 1578, nella scuola del convento di Santa Maria di Vallombrosa.
In quel periodo, nel Monastero, era presente Don Vito Falcini, incisore. In un suo disegno dell’albero genealogico della famiglia Ricasoli è scritto che un antenato di Galileo si imparentò con i Ricasoli. Per arrivare alla vicenda del 1588 è necessario fare un piccolo passo indietro a questa data. Dunque, Galileo era amico di Giovambattista dei Ricasoli di Cacchiano, proprietario di Villa Torricella, nella quale Galileo soggiornò più volte per periodi quando brevi, quando lunghi, si dice anche per venti giorni…
Continua la rubrica della scrittrice Silvia Ammavuta sui Diari Toscani che aggiunge un nuovo capitolo delle storie del Chianti. Insieme al nostro Claudio Bonci ci parlerà dello scherzo che subì Galileo Galilei nel Chianti a Villa Torricella.
Dove?
Per leggere la passeggiata nel Chianti con Claudio Bonci scritta da Silvia Ammavuta, potete seguire il link.
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