Passeggiando nel Chianti con Claudio Bonci: i castelli di Castagnoli e di Brolio

Oggi con Claudio siamo partiti in macchina da Barbischio, direzione castello di Brolio. Dopo essere arrivati a Gaiole e aver imboccato la strada in direzione Siena, passiamo l’incrocio di Molinlungo e proseguiamo lungo la lingua di asfalto che corre in mezzo ai boschi. Sette chilometri e arriviamo a un bivio: optiamo per una visita veloce a Castagnoli, e giriamo a sinistra. Posteggiamo e costeggiamo le mura del castello, ma non entriamo, ancora pochi passi e accediamo nel giardino dell’azienda “Rocca di Castagnoli” che si trova sull’altro lato della strada. La vista è mozzafiato, restiamo un po’ a bearci del vento, che oggi è particolarmente intenso, e Claudio racconta.

“Il castello e la chiesa di Castagnoli sono documentati nel 1104 in un atto di compravendita dell’abbazia di Coltibuono, dove Castagnoli è citato come Castagno Aretino. Però, la prima volta che viene ricordato è in un atto di compravendita del 1098 con il quale furono acquistate, da parte di Guglielmo dei Ricasoli le adiacenti terre di Monte Noccioli

Le prime notizie del castello di Brolio si hanno fin dal secolo XI. Nel 1009 Bonifacio di Canossa Marchese di Toscana, nonché padre della Matilde di Canossa Gran Contessa di Toscana, cedette il castello ai monaci della Badia Fiorentina insieme alla sottostante chiesa di San Regolo. I monaci ricevettero il castello e i terreni in cambio di altri loro possedimenti. Nel 1012 queste donazioni furono confermate da Enrico II e nel 1074 da Enrico IV.

Continua la nostra avventura con la rubrica della scrittrice Silvia Ammavuta sui Diari Toscani. In 3 puntate insieme al nostro Claudio Bonci ripercorrerà la storia, la cultura e l’enogastronomia dei castelli di  Castagnoli e di  Brolio.

Dove?

Per leggere la passeggiata nel Chianti con Claudio Bonci scritta da Silvia Ammavuta, potete seguire i link con le 3 puntate:

Prima puntata 1

Seconda puntata 2

Terza puntata 3